Serenissima by Aristide Salvatici

Serenissima by Aristide Salvatici

autore:Aristide Salvatici [Salvatici, Aristide]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Marsilio
pubblicato: 2023-12-10T16:29:47+00:00


* * *

Intanto passano gli anni senza che la situazione cambi finché nella primavera del 1667, i turchi, decisi a por fine una volta per tutte al conflitto, inviano in rinforzo ai combattenti già presenti nell’isola una massa di ben settantamila uomini e tutti insieme sferrano un grosso attacco alla fortezza di Candia, ma inutilmente. Francesco Morosini riesce ancora a resistere, anche se la situazione è giunta ormai allo stremo. La Repubblica riparte ancora una volta e sempre con la stessa duplice tattica, da una parte chiede aiuto alle corti dei vari Stati e dall’altra cerca di arrivare alla pace con i turchi che, questa volta, addirittura respingono l’ambasciatore Alvise Molin. A questo punto, quando ormai appare più che evidente che Venezia sta per perdere l’isola, o meglio che l’estremo “propugnacolo della cristianità” sta per cadere in mano musulmana o meglio ancora, che i turchi sono ancor più alle porte di casa, l’Europa si muove.

Il nuovo imperatore Leopoldo d’Asburgo permette alla Repubblica di reclutare truppe nei suoi territori, il re di Francia Luigi xiv invia il duca di Feuillade a capo di seicento volontari schierati di nuovo sotto bandiere pontificie, Malta invia sessantatre Cavalieri a capo di quasi quattrocento uomini, il duca di Savoia invia delle truppe sotto la guida del marchese Gian Francesco Villa, uno dei più prestigiosi comandanti del momento, e il papa Clemente ix invia 5 navi comandate dal nipote Vincenzo Rospigliosi. Nel giugno del 1668 la flotta cristiana parte da Marsiglia, ma dietro a tanti stemmi e tante bandiere spiegate al vento, più che una spedizione decisa a recuperare l’isola, il convoglio, ben definito dai veterani di Candia «battaglione sangue blu», appare una simbolica reazione della cristianità al comando di duchi, conti e principi in cerca di gloria personale.

La guerra riprende.

Solo Francesco Morosini vince uno scontro nelle acque di Agia Pelagia mentre, per il resto, i vari comandanti alleati sono in continua polemica tra loro. Manca una strategia unitaria su come affrontare i turchi e i risultati, purtroppo negativi, non tardano ad arrivare. Nello stesso anno le truppe francesi del duca di Feuillade, nonostante il parere contrario dell’esperto Morosini, tentano inutilmente la presa del bastione di Sabbionara e l’anno seguente, il 1669, questa volta al comando del duca di Beaufort e ancora contro il parere del Morosini, tentano una nuova sortita che non solo fallisce sugli spalti di Candia ma costa anche la vita dello stesso duca. Di fronte a una situazione di giorno in giorno sempre più disperata, in breve tempo gli stessi pessimi risultati trasformano le polemiche in reciproche accuse, fino ad arrivare a parlare di tradimenti. Forse si esagera, ma quando si colpevolizza da più parti, un qualcosa di vero quasi sempre salta fuori e anche in quell’occasione un traditore sembra esserci: un ingegnere di origine veneta, tale Andrea Barozzi, da qualche tempo residente nell’isola e poi passato al nemico, avrebbe consegnato ai turchi la pianta della città assediata con tutti i suoi punti più vulnerabili.

Tradimento o meno, nell’estate sempre dello stesso 1669, ritenendo oramai disperato ogni tentativo di difesa, i francesi e i maltesi abbandonano l’isola.



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